DONATELLA

VENTURA

CREATIVA

Mi chiamo Donatella Ventura.

Sono nata nel sud ovest della Sardegna, a Iglesias, una cittadina medioevale non molto distante da Cagliari.

Sebbene sia cresciuta in un'isola e il mare ce l'abbia nel sangue, adoro la montagna con le sue alte vette e le cime innevate d'inverno.
Sono follemente innamorata della natura e della bellezza che manifesta in tutte le sue forme.

Con la manualità ci sono sempre andata a braccetto e con il cucito ho fatto amicizia fin da bambina.
Mia madre era una sarta e gran parte di quello che conosco lo devo a lei e ai suoi suoi preziosi insegnamenti.
Mi definisco per questo un'autodidatta, sebbene nel tempo abbia frequentato corsi specifici ed anche due scuole di sartoria.
Confezionare abiti in realtà non mi ha mai particolarmente entusiasmato.
Per questo, nel tempo, ho assecondato sempre più la mia crescente voglia di sperimentare strade diverse.
Borse e accessori femminili?
Perché no?
I miei primi rudimentali esperimenti in questo ambito mi hanno messo a dura prova fin da subito.
Ma non mi sono arresa.
Ero attratta da quel nuovo mondo così apparentemente lontano da quello che avevo conosciuto fino a quel momento.
Gli ostacoli non costituivano un problema.
La curiosità di imparare e apprendere nuove tecniche era più forte di qualsiasi difficoltà di percorso.
Le mie prime creazioni avevano forme semplici e snelle.
Ma mi divertivo a dare loro qualche tocco di personalità
attraverso la cura delle rifiniture e l'attenzione verso i più piccoli dettagli.
Creavo applicazioni e decorazioni floreali che io stessa cucivo usando tessuti più morbidi e leggeri.
Credo che sia nata così la mia passione per i fiori.
Il mio amore smisurato per la natura ha fatto poi il resto e non a caso.
Da allora non mi sono più fermata.
Oggi continuo a cucire borse.
Nel tempo ho ampliato la gamma delle proposte spingendomi nella realizzazione di articoli sempre più complessi e impegnativi.
Le mie creazioni mantengono una impostazione sartoriale.
Mi piace l'idea di tramandare nel tempo gli insegnamenti preziosi di mia madre.
Sono un tesoro inestimabile che non è giusto vada perso.

La natura è l'altra mia grande maestra.
Nutro un profondo rispetto nei suoi confronti.
Per questo faccio del mio meglio per non essere troppo invasiva.
Mi piace utilizzare materiali di recupero che il più delle volte provengono dagli scarti di lavorazione di aziende del settore.
Materiale di "scarto" non va confuso con l'accezione negativa del termine o quale sinonimo di prodotto scadente.
Nulla si distrugga, tutto si trasforma.
È un concetto che mi calza a pennello.
In questo senso alimento e ascolto con attenzione la mia spasmodica frenesia per il recupero di tutto ciò che altrimenti sarebbe destinato alla fine, senza che gli sia concessa una seconda possibilità di continuare a fiorire.
In questa continua ricerca recupero spesso tessuti pregiati, stoffe di valore che raccontano di storie passate intriganti e curiose
Il mio compito è assemblarle fra loro perché nel tempo continuino a fare bella mostra di sé tramandando quelle storie di cui sono state le indiscusse protagoniste.

I viaggi parlano dell'altra mia più grande passione.
Rappresentano le occasioni più ghiotte per trovare tessuti e materiali utili al il mio lavoro che è sempre in continua evoluzione.
Probabilmente ho scelto di cucire borse anche per questo.
Per assecondare la mia voglia di viaggiare portandomi appresso tutto il mio mio mondo senza che questo ostacolasse la mia comodità e la totale libertà di movimento.
Le mie borse, i miei zaini, i miei marsupi soddisfano appieno questo intento.

Concludo dicendo che confido nella gentilezza dei toni pacati e nella dolcezza delle parole sussurrate.
Credo nella forza del silenzio.
Quando non ci sia nulla da dire, probabilmente è meglio tacere...